Cresce il valore dell’agricoltura Made in Tuscany (+17% su base annua), e sale l’export della prima regione d’Italia per prodotti IG incidenza di superficie biologica (37%).

I numeri e gli assaggi dell’agricoltura toscana sono stati al centro di BuyFood Toscana, la vetrina internazionale dei prodotti agroalimentari a indicazione geografica che ogni anno attrae buyer da tutto il mondo per allacciare rapporti commerciali direttamente con i produttori di eccellenze toscani. La quinta edizione ha portato a Firenze circa 68 produttori certificati DOP, IGP, Agriqualità, Prodotti di Montagna, Biologico e PAT e più di 50 compratori interessati.

Il Panforte di Siena e l’Agnello del Centro Italia hanno celebrato a BuyFood due lustri dal prestigioso conferimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta, mentre il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale ha festeggiato un quarto di secolo da IGP insieme alla denominazione Olio Evo Toscano IGP che si conferma campione nella Dop Economy della Toscana, uno dei prodotti che contribuisce maggiormente al valore della produzione in compagnia di Cantucci Toscani IGP, Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP e Finocchiona IGP.

Toscana prima in Italia con 90 prodotti DOP e IGP

La Toscana conferma l’attenzione verso le produzioni certificate: la regione è prima per numero di riconoscimenti, con 90 prodotti DOP e IGP tra food&wine: 32 prodotti alimentari e 58 vini.
Tra le novità il riconoscimento della nuova denominazione Ciliegia di Lari Igp (ad agosto 2023), la nascita del Consorzio per la Tutela dei Cantuccini Toscani Igp (nel mese di settembre) e l’ufficializzazione di tre nuovi distretti bio (Montalbano, Chianti e Maremma), che sommati ai tre preesistenti (distretti di Fiesole, Val di Cecina e Calenzano) portano il numero complessivo a cinque, confermando la propensione per le produzioni biologiche.

Secondo la ricerca Ismea presentata a BuyFood, la regione vanta una superficie agricola coltivata pari a 612.576 ettari, destinata principalmente alle coltivazioni foraggere, seguite dai cereali, dalle olive da tavola e da olio e dalla vite da vino. Il valore della produzione raggiunge nel 2022 i 3,6 miliardi di euro (+17%). Crescono anche le attività secondarie di oltre il 25%, oltre la media nazionale. Il vino è il comparto decisamente più rilevante in termini di valore, seguito nell’ordine dal frumento duro, carni avicole, latte ovicaprino, carni suine e olio.

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