Un elettrodomestico guasto è sempre un problema: che si tratti del frigorifero che non raffredda, della lavastoviglie che non si avvia o della lavatrice che non centrifuga, ci si ritrova all’improvviso senza un apparecchio essenziale, che costringe a ripensare drasticamente la quotidianità.
In queste situazioni, ci si sente in genere spaesati e spesso indecisi se sia meglio riparare l’elettrodomestico o sostituirlo con uno nuovo apparecchio. Una scelta tutt’altro che immediata, influenzata da vari fattori, uno fra tutti il timore che riparare il danno non sia semplice o economicamente sostenibile.
Tuttavia, se fino a qualche tempo fa la soluzione più immediata sembrava quella di acquistare un nuovo dispositivo, di recente le cose sono cambiate. Dai vantaggi economici, alle questioni ambientali, fino alla maggiore facilità di reperire pezzi di ricambio, ecco perché oggi riparare un elettrodomestico guasto è molto più vantaggioso che sostituirlo. Il sito Helpconsumatori.it fa il punto sulla questione in un interessante articolo che riportiamo.
Elettrodomestici rotti: perché riparare è meglio che sostituire?
Riparare un elettrodomestico guasto, anziché acquistarne uno nuovo, è un’alternativa non solo più valida, ma addirittura preferibile, se si considerano i diversi aspetti che influenzano questa decisione.
In primo luogo, si evita che l’apparecchio diventi un rifiuto RAEE, di per sé difficile da smaltire e altamente inquinante a causa delle sostanze pericolose in esso contenute. Prolungarne la vita utile riduce inoltre la necessità di acquistarne uno nuovo, con un conseguente risparmio di materie prime ed energia grigia, ovvero l’energia impiegata complessivamente per la produzione, il trasporto, lo stoccaggio, la vendita e lo smaltimento.
Riparare, quindi, si trasforma in un gesto di consumo responsabile, in grado di ridurre significativamente l’impronta ecologica sull’ambiente. Ma agli aspetti etici si aggiungono anche quelli economici: riparare un elettrodomestico guasto ha un costo significativamente minore rispetto all’acquisto di un nuovo apparecchio.
Quando si sceglie di sostituire un vecchio elettrodomestico con uno nuovo, bisogna considerare infatti non solo la spesa per il dispositivo in sé, in genere più alta di una semplice riparazione, ma anche i costi aggiuntivi, come il trasporto a domicilio e l’eventuale consegna al piano.
Optare per la riparazione, al contrario, permette di prolungare la durata di un apparecchio senza spendere una fortuna: nella maggioranza dei casi, i danni sono lievi e facilmente risolvibili con la sostituzione di qualche componente usurata.
Inoltre, salvo situazioni eccezionali, la sostituzione di parti danneggiate richiede una spesa molto contenuta, e questo vale sia per quanto concerne la manodopera sia i costi dei pezzi di ricambio. A tutto questo si affiancano i vantaggi della rete, che permette di individuare molto più facilmente pezzi di ricambio di tutti i tipi, semplificando la fase di ricerca e velocizzando gli interventi di riparazione.
Dalla sostenibilità al risparmio: l’importanza dei pezzi di ricambio
Nel processo di riparazione di un elettrodomestico, il valore dei pezzi di ricambio incide significativamente sulla qualità del risultato. Proprio per questo la scelta ricade spesso sulle componenti originali, apprezzate per l’elevata compatibilità, l’affidabilità e i livelli di sicurezza.
Tuttavia, oggi è possibile ottenere prestazioni altrettanto eccellenti anche con pezzi di ricambio compatibili, progettati per replicare fedelmente le caratteristiche degli originali, ma acquistabili a un costo molto più vantaggioso.