La produzione agroalimentare toscana di qualità e le certificazioni Dop e Igp corrono veloci, crescono e, dove possibile, si consolidano. Lo si vede dai numeri che parlano di export e valore della produzione con aumenti a due cifre e dall’interesse che suscitano sui social e sui portali dedicati all’accoglienza. Con queste conferme si chiude l’edizione 2022 di BuyFood Toscana, l’evento promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, in sinergia con il progetto regionale Vetrina Toscana.

A Firenze, nel corso della tavola rotonda “L’agroalimentare in Toscana. Le sfide della qualità tra riforme europee, sostegni nazionali e comunicazione”, si è parlato del presente, ma soprattutto del futuro che vede all’orizzonte una importante riforma europea delle indicazioni geografiche e delle tendenze.

Che la situazione sia positiva, nonostante incertezze internazionali e costi delle materie prime, si era già visto nella due giorni che hanno aperto BuyFood, l’11 e 12 ottobre, con incontri individuali tra più di 70 aziende e oltre 50 importatori da 23 paesi diversi. Nel dettaglio: ci sono stati oltre 550 incontri e oltre 2.200 gli assaggi di prodotti Dop, Igp, Biologici, Prodotto di Montagna, Agriqualità e produzioni agroalimentari tradizionali. 290 i prodotti presentati, di cui 85 bio. Tra i paesi più rappresentati Canada, Danimarca, Francia, UK, Stati Uniti, ma sono arrivati compratori anche da Israele, Cile, Colombia. Il 98% dei partecipanti tra i seller ha dichiarato di voler tornare in occasione della prossima edizione e il 97% dei buyer pensa di poter sviluppare rapporti di business in seguito agli incontri fatti. Tutto questo racconta un bello spaccato di quello che ormai viene definita Dop economy.

La riforma europea delle indicazioni geografiche

Una delle sfide più importanti per le denominazioni passa attraverso la riforma delle indicazioni geografiche. L’Europa sta infatti lavorando alla stesura di un testo unico per revisionare e soprattutto semplificare meccanismi e norme. La discussione è entrata nel vivo e tutto dovrebbe concludersi entro la primavera del 2023.

Questi i punti chiave: rafforzare il sistema delle Indicazioni geografiche, semplificare e ridurre i tempi necessari per la loro registrazione, ma soprattutto rendere più incisiva con un inquadramento europeo la tutela e la protezione – in particolare sul web con una precisa disciplina sui domini – e al contempo potenziando il ruolo dei consorzi e il legame con il territorio.

Cresce l’interesse per la produzione certificata: 1,4 milioni di contenuti online sull’esperienza toscana

I prodotti agroalimentari raccontano storie di territori e ne qualificano l’identità. Secondo i dati di Visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana, circa 230mila utenti hanno visitato contenuti a tema enogastronomico nell’ultimo anno (settembre 2021-agosto 2022), ben il 32% in più rispetto ai 12 mesi precedenti, registrando nello stesso periodo 270.000 visualizzazioni di pagina. In particolare, gli utenti stranieri più interessati al food and wine risultano essere gli americani seguiti dai tedeschi e dagli inglesi

Un dato di contesto che rafforza quanto detto: la Toscana è anche tra le prime regioni a maggior diffusione di agriturismi, 5.800 in tutto: il 97,8% dei comuni ne conta almeno uno.

Cresce anche l’apprezzamento della Toscana come destinazione ideale per conoscere le produzioni di eccellenza – o  “foody”- , misurabile attraverso i contenuti condivisi in rete. Secondo l’analisi realizzata da The Data Appeal Company, l’enogastronomia definisce l’identità territoriale contribuendo al posizionamento della Regione sui mercati internazionali. La percentuale di contenuti online relativi al food & beverage è la più alta in assoluto rispetto a quelle degli altri comparti turistici e il sentiment, ovvero la percezione espressa online dalle persone, supera la media nazionale italiana.

Da ottobre 2021 a ottobre 2022 sono stati generati oltre 1,4 milioni di contenuti online in merito alle esperienze gourmet in Toscana e gli argomenti legati all’enogastronomia guidano le conversazioni in ogni lingua, anche nella ricettività, e i prodotti simbolo della Toscana emergono spesso come argomento di discussione, in particolare i vini locali e i piatti tipici.

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