La Regione Toscana prosegue nel lavoro di potenziamento del fascicolo sanitario elettronico. E lo farà con i fondi del Pnrr, il cui utilizzo prosegue nel rispetto degli obiettivi e delle scadenze nazionali previste. Nei giorni scorsi la giunta ha infatti stanziato 15 milioni e mezzo di euro per il suo adeguamento.
Tutti sono dotati di un fascicolo sanitario elettronico, ma non tutti magari ancora l’utilizzano appieno: uno strumento digitale potente (anche ecologico, perché consente di risparmiare carta e di liberare da carte e documenti armadi e cassetti di casa), una piattaforma facilmente accessibile on line con il proprio Spid, tessera sanitaria o carta di identità elettronica che permette di avere a portata di click, in qualunque momento e da qualunque luogo, già oggi (e domani ancor più) la propria storia clinica. Un’innovazione utile per l’uso personale ma anche per medici e sanitari, quando capita di recarsi all’improvviso al pronto soccorso o per per una visita da uno specialista. Di più: i genitori possono infatti accedere al fascicolo sanitario del minorenne e ciascuno può scegliere di autorizzare anche altri (magari un parente o un figlio maggiorenne) nell’accesso ai propri dati.
Oggi i documenti disponibili all’interno del fascicolo sanitario elettronico non sono gli stessi in tutte le regioni. La Toscana è comunque tra le realtà più avanzate: già da tempo ad esempio esiste all’interno del fascicolo sanitario toscano il taccuino personale, che permette di integrare in autonomia la propria storia con ulteriori informazioni sanitarie a disposizione. Entro giugno del 2026 i contenuti dovranno essere omogenei in tutta Italia e saranno arricchiti di ulteriori funzionalità: come il caricamento automatico ed obbligatorio, ad esempio, dei referti di esami e visite specialistiche fatti non solo nelle strutture pubbliche ma anche in quelle private (oggi effettuato solo da pochi), il profilo sanitario sintetico redatto dal proprio medico di famiglia o pediatra, ovvero il riassunto di tutti gli episodi sanitari a conoscenza del professionista e che ci riguardano (che in pochissimi al momento compilano), l’ampliamento di servizi come il cambio del medico di famiglia, oppure i dati acquisiti con le campagne di screening, i parametri vitali rilevati a domicilio con i servizi di telemedicina, l’accesso ai teleconsulti, la possibilità di scaricare le immagini dei servizi diagnostici (e quindi di avere eco e risonanze direttamente sul proprio computer o su quello del medico che ci visita), le esenzioni da ticket sanitari e i piani terapeutici per i pazienti cronici, la documentazione della cartella clinica di ricovero, la fruizione di ausili o protesi e poi ancora la ricerca e geolocalizzazione degli ospedali e pronto soccorso più vicini e meno affollati. Saranno disponibili anche referti e documenti relativi a cure effettuate in strutture fuori regione: migrazione di dati che oggi non sempre funziona.
La giunta toscana ha affidato al settore “Sanità digitale e innovazione” il disegno della nuova architettura del fascicolo sanitario e la revisione dei servizi online offerti a cittadini e professionisti. Sempre su decisione della giunta Estar, l’ente di supporto tecnico del servizio sanitario regionale, si occuperà invece dell’aggiornamento degli applicativi sanitari di tutte aziende che producono dati e contenuti che vengono trasmessi al fascicolo sanitario elettronico.