L’Indicazione Geografica Protetta «Ciliegia di Lari», designa il frutto allo stato fresco del ciliegio dolce Prunus avium, famiglia delle Rosaceae.
La coltivazione della Ciliegia di Lari IGP può avere luogo in coltura specializzata e in coltura promiscua, con una resa massima a pianta di 150 kg. La raccolta dei frutti, fatta esclusivamente a mano e avendo cura di conservare il peduncolo, avviene tra il 1° maggio e il 31 luglio. I frutti, sottoposti ad accurata cernita, devono essere integri, puliti, sani ed esenti da marciumi, residui di prodotti fitosanitari e parassiti.
La Ciliegia di Lari IGP ha un sapore naturalmente dolce e fruttato. Si distingue per la naturale dolcezza dovuta all’elevato tenore zuccherino. La sua polpa varia da poco consistente a molto consistente, in relazione alle diverse cultivar. La buccia è lucente e ha un colore che va dal rosso brillante al rosso scuro.
Casciana Terme Lari e i Comuni limitrofi sono da sempre zone vocate alla produzione delle ciliegie. Sin dal 1700 la ciliegia è stata protagonista di scambi remunerativi, in particolare nello storico mercato sotto le Logge di Lari. Nel 1957, per rilanciare la filiera, gli abitanti di Lari diedero vita alla Festa delle ciliegie, un evento che si ripete ogni anno e che attrae numerosi appassionati.
La Ciliegia di Lari IGP si conserva in frigorifero per alcuni giorni. Si può consumare fresca ed è anche indicata per produrre conserve e confetture, o come ingrediente per prodotti di pasticceria.
Il prodotto è immesso in commercio in confezioni sigillate. Le ciliegie destinate alla trasformazione, non riservate al consumatore finale allo stato fresco, possono essere vendute “alla rinfusa”. Ogni confezione deve riportare la denominazione Ciliegia di Lari IGP, il logo del prodotto, il logo comunitario e i riferimenti del produttore.
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