Cresce il cyberbullismo, conseguenza statistica probabilmente inevitabile con l’intensificarsi delle relazioni tra le persone che passano sempre più dalla Rete. E cresce pure il rischio di subire su internet altri tipi di violenza, anche se per due ragazzi su tre della generazione Z, tra i 14 e i 26 anni, la scuola rimane comunque il luogo più probabile dove chi, indifeso, può rimanere vittima di comportamenti aggressivi secondo l’indagine condotta da Terres des Hommes insieme a OneDay e la comunità di ScuolaZoo.
Così contro bullismo e cyberbullismo la Regione scende in campo stanziando 360 mila euro per finanziare sessantadue progetti di altrettanti comuni capofila che prevedono interventi nelle scuole e nelle associazioni sportive in collaborazione con enti del terzo settore.
Se n’è parlato all’Educatorio del Fuligno a Firenze, nel corso di un convegno organizzato dalla giunta regionale con il programma Giovanisì assieme ad Anci Toscana, l’associazione dei Comuni: numeri, dati, prospettive e il racconto di alcuni dei progetti finanziati. Ii filo rosso è dare una risposta ad un fenomeno che necessita di contromisure e strumenti di lettura. Diverse le strategie pensate: dall’insegnare il rispetto della diversità alla formazione del personale scolastico, dal fornire aiuto ai genitori affinché acquisiscano maggiore consapevolezza a campagne di informazione e sensibilizzazione. Un’azione di prevenzione, con il supporto anche delle nuove tecnologie che non sono un nemico da combattere ma un mezzo da utilizzare bene o addirittura un alleato.
In Toscana le ragazze e ragazzi che hanno subito nel 2022 episodi di bullismo e cyberbullismo sono stati il 16 per cento rispetto al 23 per cento del 2018. Una situazione dunque in miglioramento, con la crescita però all’interno del cyberbullismo (soprattutto a danno delle ragazze). Il 13,7 per cento degli studenti toscani intervistati dichiara infatti di esserne vittima di violenze solo in rete, un altro 22,8 confessa di aver subito l’uno e l’altro: bullismo e cyberbullismo. Complessivamente gli episodi di cyberbullismo pesano per il 36,5 per cento, rispetto al 25,2 per cento del 2018. Tra le ragazze sono lievitati dal 28 al 44,6 per cento (quasi stazionari tra i ragazzi: dal 23,23 al 24,3 per cento). La gradazione è ampia: si va dalla presa in giro ad offese ed insulti, dall’esclusione dal gruppo e scherzi pesanti alle minacce, ed aggressioni.
Adolescenti in cerca di sostegno psicologico
Già nel 2022 il rapporto dell’Unione Europea sul benessere mentale ed emotivo dei giovani mostrava l’impatto senza precedenti del Covid in Italia: quell’anno oltre il 40% delle richieste del bonus psicologico – il contributo stanziato dal Ministero della Salute per le sessioni di psicoterapia – era arrivato da parte degli under 35 e il 16% dagli under 18, per un totale di 180mila giovani che avevano approfittato del contributo pubblico per avvalersi del sostegno di uno psicologo.
Venendo alla Toscana lo studio Edit 2022, condotto dall’Agenzia regionale di sanità su oltre 8mila ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni, mostrava come la condizione psicologica fosse crollata rispetto alla rilevazione precedente del 2019. Il livello di stress percepito tra gli adolescenti è cresciuto, le ore di sonno sono diminuite a fronte di un aumento preoccupante di quelle passate davanti allo smartphone e almeno uno su dieci, nel corso dell’ultimo anno, aveva compiuto un atto autolesivo.
Addirittura il livello di stress dal 2008 al 2022 è raddoppiato: il 36% degli adolescenti (e il 52% delle ragazze in particolare) mostra sentimenti di nervosismo, irrequietezza, senso di inutilità e umore depresso. Uno su dieci inoltre è in terapia psicologica o psichiatrica, il 21% c’è stato in passato e il 19% ci vorrebbe andare.