Resterà in vigore anche per tutto il 2025 la ‘PLACET in deroga’, l’offerta introdotta da ARERA per accompagnare i clienti gas non vulnerabili nel passaggio al mercato libero avvenuto quest’anno. L’offerta PLACET in deroga, con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità ma con componente fissa annuale (Pfix) definita dal venditore, è stata applicata quest’anno ai clienti non vulnerabili, famiglie e condomìni, che con la fine della tutela gas non avevano ancora sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato libero.
I venditori dovranno inviare, ai clienti attualmente titolari di un’offerta PLACET in deroga, una comunicazione scritta e separata dalla bolletta entro il 30 settembre 2024. Con tale comunicazione, i venditori proporranno il rinnovo, per l’anno 2025, alle condizioni economiche più vantaggiose per il cliente tra la PLACET in deroga (che lascia libera al venditore la sola componente fissa di commercializzazione) e la PLACET ordinaria (che lascia libera al venditore sia la componente fissa sia la componente variabile di commercializzazione).
Solo qualora le condizioni economiche non subiscano variazioni rispetto a quelle attualmente applicate, il venditore potrà comunicare il rinnovo nella prima bolletta utile senza una comunicazione a parte.
Le nuove condizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2025 e avranno validità 12 mesi, a meno che il cliente non decida di sottoscrivere una offerta diversa sul mercato libero.
Secondo Federconsumatori si tratta di una buona notizia per gli utenti, che così avranno più tempo per effettuare una scelta consapevole e potranno beneficiare di condizioni più vantaggiose. Questa proroga – sostiene l’associazione – rappresenta la prova del fatto che il mercato libero non sta funzionando come dovrebbe. Nonostante le promesse di una maggiore competitività i prezzi per i vulnerabili restano nella grande maggioranza dei casi più convenienti di quelli delle offerte presenti sul mercato libero, nonostante anche il mercato di tutela della vulnerabilità non sia esente da rincari (l’ultimo aggiornamento di settembre segna un aumento del +6%).