Come ogni anno, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha calcolato l’importo della stangata autunnale per le famiglie. Nonostante i costi dei beni energetici in discesa, la spesa complessiva per i mesi autunnali aumenta. L’associazione prospetta un autunno “caldo” sul fronte dei prezzi, specialmente a causa della tariffa dei rifiuti e degli aumenti nel settore alimentare.
Nel dettaglio, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio le famiglie dovranno far fronte a una stangata di 2.970,35 euro, +45,65 euro rispetto all’autunno 2023 (in cui si erano già registrati notevoli aumenti).
Le voci di spesa considerate riguardano le bollette, la TARI, le spese per il riscaldamento, per il materiale scolastico e per la salute. In relazione alle spese per visite ed esami medici, l’associazione sottolinea come, drammaticamente, l’aumento dei costi (del +1,4%) si traduca in una progressiva rinuncia alle cure (nei giorni scorsi, il report Deloitte ha denunciato come il 29% del campione intervistato ha dichiarato di aver dovuto rinunciare a delle cure negli ultimi 12 mesi).
A queste cifre onerose si aggiungono i rincari sul fronte dell’alimentazione, che nell’autunno, faranno lievitare la spesa per tale voce a 1.629 euro. Una nota positiva viene, invece, sul fronte dei carburanti, che rispetto al picco dello scorso anno registrano una diminuzione (anche se non sufficiente, visto che secondo le stime dell’Osservatorio, con il cambio Euro/Dollaro e il costo del barile ai valori odierni, la benzina dovrebbe costare circa 8 centesimi al litro in meno rispetto al prezzo attuale).
Sono stati anche pubblicati i dati Istat relativi all’inflazione di agosto. Ad agosto l’inflazione aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua, rispetto a più 1,3% del mese di luglio. Il carrello della spesa si porta a più 0,6%, anch’esso in rallentamento. La lieve dimunuzione è causata dall’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici su base tendenziale (-6,1% da -4,0% di luglio), nonostante le spinte al rialzo registrate nel settore regolamentato. Nel comparto alimentare, i prezzi mostrano un rallentamento del loro ritmo di crescita, che contribuisce a frenare la dinamica del “carrello della spesa” (+0,6% da +0,7%). Un sostegno all’inflazione si deve invece all’evoluzione dei prezzi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. L’inflazione di fondo resta stabile a +1,9%.
Inflazione, Consumatori: stangata sulle vacanze. E poi ci saranno le spese per l’autunno… (Help Consumatori)