Dal 9 gennaio è obbligatorio per tutte le banche dell’area euro che offrono il servizio di bonifico ordinario in euro ai propri clienti accettare i bonifici istantanei in euro. Lo prevede il Regolamento europeo sui bonifici istantanei, che obbliga anche gli istituti di credito a equiparare i costi dei bonifici istantanei a quelli dei bonifici ordinari.
Vediamo la scheda del Parlamento europeo dedicata ai vantaggi dei pagamenti istantanei per clienti e imprese.
I vantaggi dei pagamenti istantanei
I pagamenti istantanei consentono a persone e aziende di inviare e ricevere pagamenti in modo più comodo ed efficiente. Attraverso i pagamenti istantanei è possibile effettuare operazioni come la divisione del conto al ristorante con gli amici e ricevere delle somme di denaro immediatamente. Le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, hanno modo di esercitare un maggior controllo sul proprio flusso di cassa. Con i pagamenti istantanei inoltre, i commercianti possono ridurre i costi operativi e fornire un miglior servizio, ad esempio offrendo rimborsi immediati. Le istituzioni pubbliche, così come le imprese, possono trarre benefici da una migliore gestione dei flussi di cassa. Tramite i pagamenti istantanei anche le ONG e le organizzazioni benefiche possono utilizzare più rapidamente i fondi. Mentre le banche possono utilizzare i pagamenti istantanei come trampolino di lancio per sviluppare servizi finanziari innovativi e rafforzare la propria posizione competitiva.
La situazione nell’UE
A inizio 2022 tra tutti i bonifici effettuati, soltanto l’11% sono stati eseguiti in pochi secondi. Quotidianamente, circa 200 miliardi di euro vengono bloccati in transito nel sistema finanziario. Al tempo stesso, la disponibilità dei pagamenti istantanei e le relative commissioni variano fortemente tra i paesi dell’UE.
Accordi sui pagamenti istantanei
Nell’ottobre 2022, la Commissione europea ha lanciato una proposta per garantire che i pagamenti istantanei in euro siano disponibili per tutti i titolari di conto bancario nell’UE e nei paesi del SEE. Successivamente, nel novembre 2023, il Parlamento europeo ha raggiunto un’intesa con il Consiglio sul testo. (continua a leggere)