Nel 2024, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha registrato un aumento del 18% nelle segnalazioni rispetto all’anno precedente. I principali problemi riguardano mancati premi, operazioni indebite sulle polizze vita e falsificazioni documentali. A rivolgersi all’ente sono stati consumatori, imprese e intermediari assicurativi, sintomo di un clima di crescente tensione nel settore.
L’attività di controllo si è estesa a più ambiti: dalle polizze legate agli eventi naturali estremi, fino ai contratti Rc auto e a quelli “dormienti” del ramo vita. Il quadro delineato nella Relazione annuale restituisce l’immagine di un settore complesso, in trasformazione, ma anche esposto a nuove vulnerabilità.
E’ stata annunciata una novità rilevante per i consumatori: l’avvio imminente dell’Arbitro assicurativo, un organismo pensato per risolvere in via extragiudiziale le controversie tra clienti e compagnie. Si tratta di un’istituzione attesa, che però dovrà superare diverse sfide operative, dalla gestione dell’elevato numero di ricorsi alle difficoltà nella definizione di prassi consolidate.
Un focus specifico della Relazione Ivass è dedicato all’Rc auto, dove l’Italia si conferma tra i Paesi con i premi più elevati. Nel 2023, il premio medio era di 286 euro, superato solo dal Regno Unito (381 euro). In Spagna e Francia, invece, si paga circa 186 euro. La causa principale? I costi delle riparazioni e i sistemi di risarcimento danni, spesso più onerosi in Italia.
Tuttavia, una nota positiva c’è: il differenziale tra il nostro Paese e la media europea si è ridotto rispetto al 2012 e anche rispetto al 2022, grazie soprattutto all’incremento dei premi nel Regno Unito.
Da ottobre 2024, l’indagine IPER è stata estesa anche a ciclomotori e motocicli. I premi sono risultati elevati: in media 217 euro per i ciclomotori e 319 per le moto. Le differenze territoriali sono marcate: si va dai 180 euro di Belluno ai 555 di Napoli.
Altro elemento interessante: solo il 69-72% degli assicurati in due ruote è in prima classe di merito, contro l’87% delle autovetture. L’età media degli assicurati resta comunque alta, segnale di un segmento poco attrattivo per i giovani.
Nel 2024 Ivass ha dedicato particolare attenzione ai reclami legati agli eventi naturali estremi, sempre più frequenti e impattanti. Le imprese sono state sollecitate ad adottare sia misure correttive immediate sia soluzioni strutturate per il medio-lungo periodo.
In questo scenario si inserisce un importante cambiamento normativo: l’introduzione dell’obbligo per le imprese di stipulare una copertura contro i danni da calamità naturali.