Oggi segnaliamo i provvedimenti adottati nell’ultima settimana dalle autorità amministrative indipendenti legati alla tutela dei consumatori e degli utenti.
L’Antitrust ha sanzionato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb per fatturazioni post-recesso. Alle quattro società sono state comminate multe per un totale di 1 milione di euro. Secondo l’Autorità gli operatori telefonici hanno attuato pratiche scorrette nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile. In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine – a partire almeno da gennaio 2020 – a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore.
Con un altro provvedimento l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Facile Ristrutturare e Renovars per pratica commerciale scorretta. Secondo l’Autorità le società inserirebbero autonomamente giudizi positivi sulle piattaforme di recensioni online. Sotto esame anche la possibile applicazione di un costo aggiuntivo non chiaramente indicato per l’acquisto di materiali di finitura.
Nei giorni scorsi si è parlato molto della sospensione di ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale, da parte del Garante per la protezione dei dati personali. L’Autorità ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma, e ha contestualmente aperto un’istruttoria. ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Nel provvedimento, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.
Infine, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato un’ulteriore sanzione di 12.240.000 euro per violazione delle norme in materia di secondary ticketing nei confronti della società Viagogo AG (Delibera n.75/23/CONS), che gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta titolare di autorizzazione. La stessa Società, infatti, è stata oggetto di altri tre procedimenti sanzionatori a partire dal 2020. L’attività di accertamento, condotta con il supporto della Guardia di Finanza, ha accertato la vendita o comunque il collocamento sul sito web della società di titoli di accesso per 68 eventi tenutisi nel 2022, anche a prezzi superiori di 10 volte rispetto a quelli nominali, relativi a spettacoli dal vivo di artisti italiani e internazionali quali, ad esempio, Måneskin, Blanco, Renato Zero e Cirque du Soleil, in violazione della normativa di settore.