Oggi pubblichiamo due interessanti indagini sul carovita realizzate dalle associazioni delle consumatori.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha aggiornato il consueto monitoraggio sui costi per mantenere un bambino nel primo anno di vita. Dallo studio emerge che il costo complessivo per mantenere un bambino nei suoi primi 12 mesi di vita varia da un minimo di 7.065,07 € fino ad un massimo di 17.030,33 €. Rispetto al 2021, mediamente, si registra un aumento complessivo del +5% per i costi minimi e del +8% per i costi massimi.
L’indagine rileva che sempre di più i genitori ricorrono all’usato o ai portali online per acquistare i prodotti necessari. Acquistando online il risparmio sull’importo minimo di spesa per il mantenimento di un bimbo nel primo anno di vita è del 29%, mentre su quello massimo del 34%. Il costo complessivo diminuisce ancor di più se si ricorre al canale dell’usato: comprare prodotti di seconda mano consente di risparmiare sulla spesa finale da un minimo del 55%, fino ad un massimo del 62%.
Nonostante i costi proibitivi per il sostentamento di un bambino nei suoi primi 12 mesi di vita, la moda dei baby shower e delle feste in grande stile per il primo compleanno non sembra arrestarsi. Anche per questi eventi i costi aumentano: nel 2022, l’allestimento di un baby shower nella propria abitazione per 25 invitati ha un costo medio di 826,90 € (+8% rispetto al 2021). Nel caso di una festa di compleanno per 35 persone, invece, l’importo da spendere è di 1.150,58 € (+9% rispetto al 2021).
Pubblicata anche la VI Indagine sulle mense scolastiche, realizzata da Cittadinanzattiva. La famiglia di riferimento è composta da tre persone (due genitori e un figlio minore), ha un reddito lordo annuo di € 44.200, con corrispondente ISEE di € 19.900. Le famiglie pagano in media 82 euro al mese, nell’anno scolastico in corso, per la mensa di un figlio iscritto alla scuola primaria o dell’infanzia. Sono circa 4 euro a pasto. La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109 euro mensili) mentre quella più economica è la Sardegna (58 euro nell’infanzia e 62 euro per la primaria). La spesa media in Toscana è di 90 euro.
A livello di singoli capoluoghi di provincia, sono le famiglie di Barletta a spendere di meno per il singolo pasto (2 € sia per l’infanzia che per la primaria) mentre per l’infanzia si spende di più a Torino (6,60 € a pasto) e per la primaria a Livorno e Trapani (6,40 €).
Fra le città metropolitane, soltanto Roma rientra nella classifica delle meno care, con un costo a pasto per la famiglia “tipo” di circa 2,40 € in entrambe le tipologie di scuola.