Bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela sostanzialmente invariata (+0,4%) nel terzo trimestre del 2023. Lo comunica Arera nel consueto aggiornamento.

I prezzi delle materie prime sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità. La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi.

La dinamica dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 euro, +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2021- 30 settembre 2022).

Il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di giugno, verrà pubblicato il 4 luglio.

Delusione da parte delle associazioni dei consumatori che speravano in un ribasso. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il +0,4% significa spendere appena 3 euro in più su base annua, 2,70 per la precisione, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) è molto alta, pari a 644 euro, che sommati ai 1280 euro del gas, determinano una stangata complessiva pari a 1924 euro. Analogo il parere del Codacons. “La crescita delle bollette dello 0,4% equivale ad una maggiore spesa da +2,6 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe attuali – rileva l’associazione – ma occorre tenere presente che nei mesi caldi le famiglie fanno maggiore uso di elettrodomestici che consumano parecchia elettricità”.

Federconsumatori ricorda che la riduzione riguarda i clienti sul mercato tutelato, mentre per chi è sul mercato libero la penalizzazione sarà ancora più forte: dovrà far fronte alla reintroduzione degli oneri di sistema e, magari, se ha sottoscritto offerte a prezzo bloccato, continuare a pagare tariffe ben più elevate.

Nel frattempo il Consiglio dei ministri ha prorogato di altri 3 mesi, fino al 30 settembre 2023, gli aiuti per le famiglie e le imprese sulle bollette di luce e gas. La proroga riguarda le seguenti misure:

  • bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con ISEE fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli);
  • riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali;
  • azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.