La bolletta della luce per la famiglia tipo in tutela aumenta del +18,6% nel quarto trimestre del 2023: lo ha comunicato Arera nel consueto aggiornamento.

La spesa per l’energia elettrica per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° gennaio – 31 dicembre 2022).

L’Autorità spiega che con il termine del sistema di rafforzamento in vigore negli ultimi 2 anni, vengono aggiornati i bonus sociali base al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte).

Per l’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, viene introdotto un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Misure che attuano quanto previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre. L’intervento – ricorda Arera – si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, “per una famiglia tipo in tutela il +18,6% significa spendere 120 euro in più su base annua, 119,88 per la precisione. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) sale così a 764 euro, che sommati ai 1267 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 2031 euro”.

Inoltre – conclude l’associazione – “se il prezzo della luce sale del 18,6% rispetto a quello attuale, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo ottobre – dicembre 2020, il rialzo è astronomico: +47,3%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno 279 euro in più, +57 per cento”.

Le associazioni dei consumatori ribadiscono unitariamente la richiesta di prorogare il mercato tutelato. “L’abolizione del mercato tutelato per l’energia e per il gas avverrà con troppe criticità aperte – sostiene Federconsumatori – Sarebbe doveroso e di buon senso, vista la situazione di difficoltà che coinvolge le famiglie e visti i forti aumenti, prorogare di un tempo congruo il mercato tutelato. Dalle numerose segnalazioni che ci stanno pervenendo dagli utenti circa le proposte contrattuali delle aziende, nel settore del gas, per passare sul mercato libero, infatti, emergono prezzi più elevati e in nessun caso più convenienti“.

Inoltre – secondo l’associazione – “l’avvio della fine del servizio di maggior tutela sta avvenendo in assenza di una seria campagna di informazione rivolta ai cittadini. Gli impegni che il Governo si era assunto, di promozione di campagne sui mezzi di informazione, sono stati completamente disattesi e lo stesso vale per il lavoro di comunicazione che ARERA doveva affidare alle Associazioni dei Consumatori”.

Mercato tutelato energia, i Consumatori chiedono la proroga (HelpConsumatori.it)

Energia: bene l’ipotesi di un rinvio della fine del mercato tutelato, ma qualche mese non basta (Federconsumatori.it)

Decreto Energia: che cosa attende i consumatori nel IV trimestre? E sulla fine del Mercato Tutelato? (Adiconsum.it)