Nei giorni scorsi Telepass e Dazn hanno annunciato aumenti. Vediamoli in dettaglio.
Telepass ha annunciato modifiche unilaterali ai suoi contratti. Secondo quanto dichiarato dalla società, tali modifiche comprendono un aumento significativo delle tariffe a partire dall’1 luglio 2024, con lo scopo di migliorare la qualità e l’estensione dei servizi offerti.
In particolare, il servizio base di Telepass (noto come Family), subirà un aumento dal precedente importo mensile di 1,83 euro a 3,90 euro (IVA inclusa), con un incremento del 113%. Questo incremento tariffario è motivato dalla volontà di Telepass di promuovere una mobilità urbana integrata, investendo nella qualità e nella copertura territoriale dei propri servizi.
Restituzione gratuita del Telepass: informazioni utili
Questa decisione ha messo in difficoltà alcuni utenti. Per venire incontro a tali preoccupazioni, gli automobilisti hanno la possibilità di recedere dai contratti senza alcuna spesa o penale, a condizione che la richiesta di recesso venga inviata entro il prossimo 30 giugno.
I clienti che scelgono di recedere possono farlo contattando il numero verde o inviando una comunicazione via e-mail all’indirizzo gestionecontratto@telepass.com. Dopo aver inoltrato la richiesta, è necessario restituire il dispositivo presso uno dei Telepass Store, Centro Servizi Telepass o Telepass Point, oppure spedirlo tramite raccomandata postale all’indirizzo Telepass S.p.A.
Anche gli abbonati al servizio PLUS di DAZN hanno ricevuto una notifica riguardante un significativo aumento del canone a partire dal mese di agosto. Questo incremento, che sarà tutt’altro che trascurabile, vedrà il costo passare dagli attuali 539 euro a 599 euro all’anno per chi paga in un’unica soluzione, mentre per coloro che hanno optato per la rateizzazione, il prezzo mensile aumenterà da 49,99 euro a 59,99 euro per 12 rate. Questo cambiamento segue di pochi mesi un precedente aumento dei costi applicato a gennaio, quando i piani erano già stati incrementati rispetto al 2023.
In risposta a questi aumenti, Federconsumatori ha trasmesso una segnalazione all’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). L’associazione sottolinea che, in queste circostanze, i clienti hanno il diritto di recedere senza penali né costi di disattivazione entro 60 giorni dalla data della comunicazione dell’aumento.