Nei giorni scorsi Enac ha annunciato una novità destinata a cambiare radicalmente l’esperienza dei viaggiatori in Italia: per salire a bordo di voli nazionali ed europei non sarà più obbligatorio esibire un documento di identità. La misura, operativa in tutti gli aeroporti del Paese, è stata pensata per snellire le procedure e ridurre i tempi di attesa. Resta comunque l’obbligo di superare i controlli di sicurezza, inclusi i metal detector, e la possibilità che le forze dell’ordine richiedano il documento in casi specifici.
I dubbi sulla sicurezza
Nonostante l’Enac garantisca che “i filtri di sicurezza, visibili e invisibili, restano attivi ed efficaci”, la nuova regola solleva perplessità, riportate dal sito Helpconsumatori.it.
Il timore più diffuso è che un passeggero possa utilizzare una carta d’imbarco intestata a un altro viaggiatore, eludendo così i controlli sull’identità. Anche se l’ente assicura sanzioni severe per eventuali violazioni, la possibilità stessa di aggirare i controlli preoccupa molte associazioni.
Le reazioni: tra stupore e richiesta di chiarimenti
Assoutenti ha espresso “sorpresa e preoccupazione” per una decisione che ritiene potenzialmente problematica in un contesto segnato da tensioni internazionali e sfide legate alla sicurezza. Il presidente Gabriele Melluso chiede un confronto urgente con l’Enac per chiarire le motivazioni della scelta e garantire che “i diritti dei consumatori siano pienamente tutelati”.
Sulla stessa linea anche il Codacons, che definisce “stupefacente” l’eliminazione dell’obbligo“. L’associazione teme possibili abusi e sottolinea che la sicurezza non può essere sacrificata in nome della rapidità. Invita quindi l’Enac a un confronto con tutti gli attori coinvolti per valutare con attenzione l’impatto della misura.
Tesserini a costo simbolico per il personale
Parallelamente, l’Enac ha comunicato un’ulteriore semplificazione per chi lavora in ambito aeroportuale. Il rilascio dei tesserini di accesso non sarà più oneroso: si pagherà solo una cifra simbolica di pochi euro, contro i 40 precedenti. Una misura che permetterà alle aziende di risparmiare su larga scala, soprattutto quelle con migliaia di dipendenti.