L’inizio (per molti e per chi può) delle ferie estive parte con la questione del caro benzina e delle tariffe dei carburanti, che ancora oggi vengono segnalate al rialzo. Le partenze con i rincari dei carburanti non sembrano una novità di stagione ma di sicuro si aggiungono alla lista dei rincari che da mesi le associazioni dei consumatori stanno segnalando.
Da oggi, 1° agosto, è scattato l’obbligo per i distributori di indicare i prezzi medi regionali dei carburanti, attraverso un cartellone che deve essere esposto in modo ben visibile all’interno dell’area di rifornimento, pena una sanzione da 200 a 2000 euro per i trasgressori. Nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dell’obbligo presentata dalle associazioni dei benzinai. Una misura importante in direzione della trasparenza e della corretta informazione ai consumatori, sostenuta dalle associazioni dei consumatori fin dal primo momento.
La mappa del caro carburanti di Assoutenti
Sabato scorso Assoutenti ha denunciato che “la benzina in modalità servito ha già sfondato quota 2,5 euro al litro su diverse tratte autostradali italiane, mentre sono già numerosi i distributori che sulla rete urbana ed extraurbana praticano listini superiori ai 2,3 euro al litro”.
I dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori
Non si arresta la corsa dei prezzi carburanti: Quotidiano Energia rileva al self un prezzo medio di 1,912 euro al litro per la benzina e 1,766 euro al litro per il gasolio.
Secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che tengono conto sia dell’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi, sia dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina oggi dovrebbe costare almeno 7 centesimi di meno al litro.
Questo comporta un aggravio annuo, in termini diretti, per ciascun automobilista che effettua un rifornimento di 2 pieni al mese, di 84 euro nel caso della benzina. A ciò si aggiungono le gravi ricadute indirette che gli aumenti dei carburanti determinano sull’andamento dei prezzi dei beni (trasportati per oltre l’86% su gomma) e dei servizi, che secondo le stime dell’associazione ammontano a circa 69 euro annui di spesa in più per famiglia.
Il totale delle ricadute, in questo modo, ammonta a 153 euro annui ad automobilista.
Ricordiamo che nella sezione Osservaprezzi del nostro sito è disponibile e consultabile l’Osservaprezzi carburanti, il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che permette di consultare in tempo reale i prezzi dei carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, come comunicati dagli esercenti.