Oggi presentiamo le ultime novità in arrivo dall’Unione europea in materia di politiche per i consumatori.

Direttive colazione, verso un’etichettatura più chiara per miele, succo di frutta e marmellata. Un’etichettatura più chiara sull’indicazione dell’origine di miele, succo di frutta e marmellata, nuove iniziative contro le frodi sul miele e più trasparenza sull’etichettatura del contenuto di zucchero: sono le principali novità previste dalle “direttive colazione”, la revisione delle regole UE che “mira ad aiutare i consumatori a prendere decisioni informate e più sane su prodotti come miele, succhi di frutta, marmellate, gelatine e confetture”.

Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sulla revisione delle cosiddette direttive “colazione”. La proposta aggiorna le norme sulla composizione, la denominazione, l’etichettatura e la presentazione di alcuni prodotti alimentari “per la prima colazione”. Ora il Parlamento è pronto ad avviare i colloqui con i governi dell’UE sulla forma definitiva della legge. La revisione delle norme di commercializzazione dell’UE per alcune direttive sulla “prima colazione” è stata proposta dalla Commissione europea il 21 aprile 2023 per aggiornare le norme attuali che hanno più di 20 anni.

Accordo Ue sui pagamenti istantanei. Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno trovato un accordo politico in tema di pagamenti istantanei, che presto, almeno nel mercato UE, diventeranno un metodo di pagamento utilizzabile da tutti. Tale servizio consente alle persone di trasferire denaro entro dieci secondi in qualsiasi momento della giornata. L’obiettivo dell’accordo – si legge in una nota del Consiglio Ue – è quello di “migliorare la disponibilità di opzioni di pagamento istantaneo in euro per i consumatori e le imprese nell’UE e nei paesi del SEE”. Attenzione, però, perché – spiega il Centro Europeo Consumatori Italia – “la scelta non è priva di rischi per i consumatori, che ne devono essere consapevoli quando scelgono un metodo di pagamento”.

Geoblocking, il Parlamento europeo chiede di rivedere le regole per eliminare le limitazioni geografiche. Applicare meglio le norme sul geoblockingin Europa. E dunque includere nelle regole europee anche i contenuti protetti da copyright, facilitare l’accesso alla consegna transfrontaliera dei pacchi, rendere più disponibili i cataloghi online dei contenuti audiovisivi. Le norme della Ue in materia di “blocchi geografici” – “geo-blocking” in inglese – devono essere applicate meglio e aggiornate per rafforzare il mercato unico digitale e rispondere meglio alle aspettative dei consumatori. È quanto hanno sottolineato i deputati del Parlamento europeo che hanno approvato una risoluzione non vincolante nella quale sottolineano la necessità di rivedere le norme dell’UE in materia di blocchi geografici, in particolare alla luce dell’accelerazione della trasformazione digitale e dell’aumento degli acquisti online negli ultimi anni. Le norme in vigore consentono ai consumatori di fare acquisti online e di accedere ai servizi oltre confine senza molte restrizioni, ma i deputati affermano che devono essere applicate pienamente e che è necessario eliminare le barriere rimanenti.