Telemarketing selvaggio, chiamate ripetute anche più volte al giorno sul proprio smartphone e magari anche sul telefono di casa. Da più di un anno riportiamo in un articolo dedicato le segnalazioni dei cittadini che vengono contattati da sedicenti dipendenti regionali o di “enti regionali” o ancora di fantomatici “consorzi luce e gas della Regione Toscana”. In questi casi si tratta ovviamente di truffe e l’Avvocatura della Regione Toscana ha proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica alcuni numeri telefonici segnalati dai cittadini.
Ma non tutte le telefonate che si ricevono sono truffe, nella maggioranza dei casi può trattarsi di lecite pratiche di offerte commerciali che in questi mesi sono in aumento a causa della fine del mercato tutelato dell’energia elettrica a partire dal prossimo 1° luglio (per il gas il passaggio al mercato libero per tutti è avvenuto il 10 gennaio scorso).
Quindi, di concerto con le associazioni dei consumatori iscritte all’elenco regionale abbiamo preparato alcune semplici regole di comportamento da utilizzare quando si viene contattati sul proprio numero di cellulare o sul telefono di casa con proposte per cambiare il contratto di fornitura del gas o dell’energia elettrica.
La prima cosa da tenere a mente è quella di non dire mai la parola “sì” durante la telefonata. I contratti possono essere chiusi anche per telefono e operatori e aziende truffaldine possono smontare e rimontare le telefonate, che vengono registrate, per costruire il consenso del cliente.
Quando ricevete telefonate di telemarketing chiedete sempre nome e cognome di chi vi chiama, il nome dell’azienda o della società per conto della quale effettua la telefonata e l’indirizzo. Chiedete anche un numero di telefono che potrete richiamare per parlare nuovamente con l’azienda o la società, e ancora meglio con lo stesso operatore che vi chiama, per ottenere maggiori informazioni sull’offerta che intende proporvi. Se l’azienda è seria e opera legittimamente sul mercato l’operatore non avrà problemi a darvi queste informazioni che potrete subito verificare, altrimenti molto probabilmente riaggancerà il telefono e saprete di esservi salvati da una potenziale truffa.
Chi è in possesso di smartphone può anche utilizzare i filtri antispam che in genere riconoscono i numeri già segnalati su internet come numeri molesti (è sufficiente digitare il numero di cellulare su un motore di ricerca per scoprire se altri cittadini lo hanno segnalato) e bloccano in automatico le chiamate provenienti da quei numeri.
Nei casi in cui l’operatore si spaccia per dipendente della Regione Toscana, di “enti regionali” o di fantomatici “consorzi luce e gas della Regione Toscana” segnalate la chiamata all’Urp regionale o ai nostri uffici e il numero finirà nell’elenco che aggiorniamo periodicamente.
Se temete di essere caduti in trappola o arrivano nuovi contratti o documenti che non riconoscete di aver siglato potete rivolgervi a uno dei punti di assistenza al cittadino gestiti dalle associazioni di tutela dei consumatori e presenti in modo capillare su tutto il territorio regionale. Tutte le associazioni iscritte all’elenco regionale sono particolarmente esperte in materia in quanto la maggioranza delle pratiche che si trovano a gestire quotidianamente riguardano truffe telefoniche in materia di utenze di luce e gas.