Come di consueto proponiamo la rassegna dei provvedimenti adottati nelle ultime settimane dalle Autorità amministrative indipendenti, in specifico Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Garante Privacy, AgCom e Ivass. In questo aggiornamento pubblichiamo i provvedimenti di dicembre e gennaio.
Nel periodo preso in esame l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto tre sanzioni. A inizio dicembre sanzioni per oltre 2 milioni complessivi sono state inflitte a Hera e ComoCalor per prezzi eccessivi e ingiustificati nel teleriscaldamento. Sotto la lente dell’Autorità le reti di Ferrara (gestita da Hera S.p.A.) e quella di Como (gestita da ComoCalor S.p.A.). Nessuna violazione riscontrata invece nelle reti di Parma e Piacenza, gestite da Iren Energia S.p.A.
Le altre due sanzioni sono molto recenti: nel primo caso 3,5 milioni sono stati inflitti a Mulpor e IBCM per reiterata inottemperanza. Le due società hanno continuato ad inviare comunicazioni ad imprese e a microimprese con cui chiedono di verificare dati aziendali ma in realtà fanno sottoscrivere contratti pluriennali di fornitura di servizi pubblicitari.
L’ultima sanzione, di 400 mila euro, è stata comminata a Interflora per pratiche commerciali scorrette.
La società non ha rispettato i tempi di consegna e ha recapitato omaggi difformi, per qualità e tipologia di fiori, da quelli ordinati e pagati. Inoltre non ha fornito informazioni chiare sui costi di consegna.
Due le istruttorie aperte nel periodo. La prima nei confronti di Farmasave.it per possibili pratiche commerciali scorrette. Sotto la lente dell’Autorità le condotte della Società Farmacia Internazionale di Ciro Cozzolino & C. S.n.c., attiva nella vendita di prodotti sanitari tramite il proprio sito web.
La seconda istruttoria è stata avviata per un presunto cartello nel settore della produzione dei cavi in rame. Il procedimento è stato avviato nei confronti delle società Bruno Baldassari, General Cavi, ICEL, IRCE, La Triveneta Cavi, Mondini Cavi, Pecso Cavi, Prysmian Cavi e Sistemi Italia e dell’Associazione AICE.
Grazie all’attività dell’Autorità, all’inizio di dicembre sono arrivati ristori ai consumatori da Peugeot e Citroën per circa 7 milioni di euro. L’istruttoria era stata avviata per il malfunzionamento del serbatoio dell’urea, che impiega l’additivo AdBlue, utilizzato su alcuni modelli Citroën e Peugeot.
Sempre grazie all’azione dell’Autorità, più autonomia e trasparenza per le strutture ricettive italiane nei rapporti con Booking.
Nel periodo preso in esame il provvedimento più noto adottato dal Garante per la Protezione dei dati personali, di cui si è parlato molto negli ultimi giorni, è il blocco di DeepSeek, il software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane, che introdotto di recente sul mercato mondiale in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek.
Il Garante ha anche sanzionato con due diversi provvedimenti società fornitrici di luce e gas: nel primo caso, una sanzione di 670mila euro è stata inflitta a Illumia spa per trattamento illecito di dati personali a fini promozionali. Le attività promozionali erano affidate ad agenzie e sub-agenzie senza adeguati controlli. Nel secondo caso, una sanzione di oltre 890mila euro è stata inflitta a E.ON Energia spa per trattamento illecito di dati personali a fini di telemarketing. I dati erano trattati a fini promozionali senza un’idonea base giuridica.
Una sanzione di 25mila euro è stata inflitta a un’azienda ospedaliera per l’impiego di software obsoleti e alert inadeguati che hanno favorito l’attacco hacker. L’ultima sanzione, di 20mila euro, è stata comminata ad un chirurgo per aver pubblicato sul proprio profilo Instagram le foto di una paziente prima e dopo un intervento di lifting del volto, peraltro, senza avere acquisito il consenso alla diffusione delle immagini.
In un altro provvedimento il Garante ha ribadito che le certificazioni che attestano la presenza in Ospedale, per giustificare un’assenza dal lavoro o l’impossibilità di partecipare ad un concorso, non devono riportare le indicazioni della struttura presso la quale è stata erogata la prestazione sanitaria, il timbro con la specializzazione del medico, o informazioni che possano far risalire allo stato di salute.
In questo periodo sono state pubblicate anche le Faq in materia di accesso ai dati personali della cartella clinica, il documento che contiene l’insieme di informazioni sanitarie e anagrafiche sul singolo ricovero.
In merito all’attività dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblichiamo il comunicato uscito nel mese di dicembre nel quale viene accertato il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) per l’anno 2022. Tale valore è stato stimato in 19,4 miliardi di euro, pari all’1% del PIL. La pubblicità online ha superato quella offline e le piattaforme sono nelle prime posizioni.
Ricordiamo anche la nuova azione della Consob contro l’abusivismo finanziario. L’Autorità per la vigilanza dei mercati finanziari ha infatti ordinato l’oscuramento di 6 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari. Sale, così, a 1211 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019, da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi.
Come di consueto passiamo al fronte assicurativo e alle comunicazioni periodiche dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni in merito ai siti oscurati perché abusivi. L’IVASS raccomanda di adottare sempre le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via Internet, telefono o messaggistica veloce (ad esempio, WhatsApp), soprattutto se relative a polizze Rc auto di durata temporanea. In particolare, l’IVASS consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati.