Il Tribunale di Torino ha accolto la class action presentata da Codacons, Adusbef e Assourt sul caso degli airbag Citroën difettosi. Era una pronuncia attesa, quella del Tribunale, nei confronti di una vicenda che ha scosso gli automobilisti italiani per la maxi campagna di richiamo avviata dalle case automobilistiche per gli airbag difettosi.
La vicenda ha assunto rilevanza mediatica a maggio 2024 con l’arrivo della comunicazione che notificava a migliaia di persone un difetto nei dispositivi di gonfiaggio dei cuscini salvavita delle automobili di cui erano proprietari. Nella nota, trasmessa da Groupe PSA e DS Automobilies in qualità di aziende produttrici delle vetture coinvolte, veniva specificato che “le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggi dell’airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte”. Si raccomandava quindi ai destinatari delle lettere di non utilizzare i veicoli.
Airbag difettosi, associazioni chiedono risarcimenti
Sul caso degli airbag difettosi installati su circa 190mila veicoli Citroën modelli C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019, che in caso di incidente potrebbero causare esplosioni con effetti anche letali sia per il conducente che per i passeggeri, il Tribunale di Torino ha dichiarato ammissibile la class action nei confronti di Groupe PSA Italia S.p.A. e Stellantis N.V. presentata da Codacons, Adusbef e Assourt.
Con questa class action, spiega il Codacons, le associazioni chiedono “la condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali calcolati, rispettivamente, in 30 euro per ogni giorno di indisponibilità dell’auto e in 1.500 euro per il disagio psichico registrato dai singoli proprietari delle vetture a seguito della scoperta di un dispositivo potenzialmente pericoloso per la loro vita, per un totale di 285 milioni di euro”.
I proprietari dei veicoli interessati dalla campagna di richiamo degli airbag avranno ora la possibilità di aderire all’azione per ottenere il risarcimento richiesto dalle associazioni. Il Tribunale delle Imprese di Torino, in un’ordinanza emessa oggi, “dichiara ammissibile l’azione di classe proposta da Adusbef, Codacons, Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi e dispone che siano inclusi nella classe e possano aderire alla presente azione tutti i proprietari delle Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019, oggetto della campagna di richiamo”.
“Adesso i proprietari interessati avranno 150 giorni di tempo per aderire all’azione collettiva e richiedere il giusto risarcimento nei confronti di Groupe PSA Italia e Stellantis – spiegano le tre associazioni – Nella prossima udienza di novembre il tribunale quantificherà l’esatto importo spettante ad ogni automobilista danneggiato”.