I prodotti di uso quotidiano sono pieni di sostanze chimiche pericolose. Onnipresenti, anche se prevenibili. La presenza di sostanze chimiche potenzialmente tossiche, trovate in tanti prodotti di consumo quotidiano, evidenzia la necessità di una regolamentazione europea più rigorosa. La richiesta arriva dal Beuc, l’Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori, che ha riunito in una pubblicazione una serie di test sui prodotti di consumo condotti dai suoi componenti, organizzazioni dei consumatori in tutta Europa, fra il 2017 e il 2023.
Il primo risultato generale è che i prodotti di consumo quotidiano contengono spesso sostanze chimiche dannose.
“Chiediamo all’UE di ridurre urgentemente l’esposizione delle persone alle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), agli interferenti endocrini e ad altre sostanze chimiche preoccupanti”, scrive il Beuc, che esorta la Ue ad adottare rapidamente la proposta di eliminare gradualmente gli interferenti endocrini dai giocattoli e di vietare i Pfas nei prodotti di consumo.
Pfas, prodotti per bambini, e-commerce
I Pfas sono sostanze chimiche inerti alla maggior parte dei processi di degradazione naturali, persistono negli esseri umani e nell’ambiente per decenni, e per questo motivo sono anche chiamate “sostanze chimiche per sempre” o forever chemicals. Test recenti hanno evidenziato la presenza di Pfas in un’ampia gamma di prodotti quotidiani: fra questi, imballaggi di fast food, piastre per waffle, filo interdentale, creme per il viso, giacche e spray impermeabilizzanti. Gli scienziati hanno collegato l’esposizione ai PFAS a una serie di problemi di salute, compresi quelli riproduttivi e a problemi di sviluppo, danni al fegato e ai reni, disfunzione del sistema immunitario, disturbi della tiroide, aumento del rischio di cancro.
Sostanze chimiche preoccupanti si trovano anche in molti prodotti per bambini come passeggini, tute da neve, giocattoli per la dentizione, bambole, bicchieri con beccuccio e creme solari, salviette per neonati, matite colorate, giocattoli di diverso tipo.
Altra evidenza emersa dalle ricerche è che l’e-commerce e le piattaforme online hanno un ruolo importante nella vendita di prodotti che possono contenere sostanze pericolose, come gioielli a buon mercato, gadget, cosmetici che sfuggono a un controllo normativo adeguato.