Rischi di soffocamento, batterie facilmente accessibili, sostanze chimiche tossiche. L’80% dei giocattoli per l’infanzia comprati online da commercianti terzi può rappresentare un serio pericolo per i bambini e non rispetta gli standard di sicurezza dell’Unione europea, come quelli stabiliti dalla Direttiva sulla sicurezza dei giocattoli.
Al risultato giunge una recente indagine fatta da Toy Industries of Europe (TIE), la Federazione europea che riunisce le industrie di giocattoli, che ha comprato online oltre cento giocattoli da commercianti terzi su 10 piattaforme online. L’indagine si è svolta su giocattoli senza marchio o con marchi sconosciuti venduti da venditori terzi attraverso le piattaforme di ecommerce. Mentre non sono stati comprati giocattoli di marca per cui i risultati, avverte la Federazione, “non riflettono la sicurezza di tutti i giocattoli disponibili su queste piattaforme”.
I giocattoli sono stati comprati da Allegro, AliExpress, Amazon Marketplace, Bol, Cdiscount, Fruugo, Light In The Box, Shein, Temu e Wish. Sei di questi, avverte la TIE, hanno firmato l’EU Product Safety Pledge, un impegno volontario per fermare la vendita di prodotti non sicuri sulle loro piattaforme.
I giocattoli sono stati sottoposti a test di laboratorio indipendenti e molti di essi (QUI I RISULTATI) rappresentano una seria fonte di pericolo per i bambini. Sono a rischio di causare soffocamento o di esporli a piccole parti che si staccano o al contatto con le batterie. Alcuni sono particolarmente preoccupanti. Molti giocattoli, come quelli per la dentizione (destinati quindi a neonati) possono rompersi troppo facilmente in piccole parti; una tavola da disegno elettronica permette il facile accesso alle batterie, che possono essere letali se ingerite; alcuni slime contengono boro, una sostanza chimica che porta problemi alla salute riproduttiva, a livelli oltre 13 volte superiori al limite legale.
Prodotti contraffatti, EUIPO: il lato oscuro, la minaccia alla salute (HelpConsumatori.it)
Prodotti farmaceutici, pesticidi, agroalimentare: c’è poco o nulla che si salvi dalla contraffazione. Ma alcuni prodotti colpiscono l’immaginario forse più di altri perché mettono a rischio la salute dei consumatori, quella dell’ambiente, e il rapporto di fiducia nei confronti di beni che si presentano come “Made in Italy”.
Il “lato oscuro dei prodotti contraffatti”, come lo ribattezza l’EUIPO (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) riguarda proprio il rischio che questi rappresentano per la salute umana, come pure per la sicurezza e l’economia – molti commerci vengono da reti criminali ben organizzate.
Nel 2022, in un solo anno, sono stati sequestrati nell’Unione europea circa 86 milioni di articoli contraffatti, per un valore stimato superiore a 2 miliardi di euro. Secondo le stime. I prodotti contraffatti rappresentano il 5,8% del commercio dell’UE e i prodotti con più frequenza sequestrati sono videogiochi, giochi da tavolo, materiali da imballaggio, giocattoli, sigarette, CD e DVD.