Nell’approfondimento di questa settimana affrontiamo il tema del telemarketing, un argomento che seguiamo con particolare attenzione nei nostri articoli e negli approfondimenti. Al riguardo vi ricordiamo di continuare a segnalarci le chiamate ricevute da sedicenti operatori che si spacciano per dipendenti di “enti regionali” o fantomatici “consorzi luce e gas della Regione Toscana”, che stiamo raccogliendo da diversi mesi nell’articolo dedicato. Ricordiamo che la Regione Toscana sta denunciando alla Procura della Repubblica i numeri telefonici segnalati dai cittadini.
D’ora in avanti il contrasto del telemarketing aggressivo si servirà di uno strumento in più. Lo scorso giovedì 21 settembre, infatti, presso la sede di Roma, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha incontrato operatori e associazioni interessate per sottoscrivere il “Codice di condotta per attività di Call Center” approvato lo scorso 26 luglio (delibera n.197/23/CONS).
L’obiettivo del codice è quello di stabilire regole chiare per operatori e Call Center qualificati, ossia quelli che, iscritti al ROC, abbiano determinati minimi requisiti di qualità e affidabilità professionale, implementando misure volte ad assicurare il rispetto delle norme, da parte di tutta la filiera, sulla non modificabilità del numero chiamante (CLI spoofing), l’uso di legittime liste di numeri da chiamare e la qualità dei servizi prestati. In particolare, viene regolato il ricorso alla sub-contrattualizzazione dai partner commerciali e la gestione dei subappalti all’estero, nonché rafforzato l’obbligo di richiamabilità dei call center stessi, per distinguerli da quelli che ricorrono in modo fraudolento a numeri non contattabili o anonimizzati.
Nel corso dell’incontro, gli Uffici dell’Autorità hanno illustrato i punti salienti del Codice e le modalità di adesione per coloro che intenderanno farlo successivamente. Inoltre, sono state avviate le attività del Tavolo tecnico previste dall’articolo 8 del Codice nell’ambito del quale verrà valutato lo stato di implementazione delle misure previste, nonché l’adeguamento delle stesse.
L’Autorità ha preso favorevolmente atto dell’ampia adesione anche da parte delle associazioni dei Call Center e della loro attiva partecipazione al Tavolo tecnico, a testimonianza della volontà condivisa di contrastare efficacemente il fenomeno del telemarketing illegale.
Secondo l’Autorità si tratta di un decisivo passo in avanti che – insieme alle recenti Delibere (nn. 31/23/CIR e 32/23/CIR del 26 luglio) con cui Agcom ha comminato sanzioni per violazione del Piano di numerazione, al fine di contrastare il ricorso al CLI spoofing (ossia la pratica di camuffamento del numero chiamante) – consente di assicurare ai soggetti che agiscono nella legalità di operare in un mercato sano e realmente concorrenziale e, al tempo stesso, di aumentare le tutele nei confronti degli utenti finali che si oppongono alle chiamate di telemarketing indesiderate: un’urgenza questa rimarcata anche dalle 28 milioni di iscrizioni di utenze telefoniche (tra fisso e mobile) al Registro pubblico delle opposizioni.
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Telemarketing selvaggio: il Garante Privacy sanziona Tiscali e Comparafacile
Prosegue l’azione di contrasto del Garante Privacy al telemarketing illegale. L’Autorità ha sanzionato Comparafacile e Tiscali, rispettivamente per 40.000 e 100.000 euro. Comparafacile dovrà inoltre cancellare tutti i dati personali acquisiti illecitamente.
Il primo provvedimento trae origine dal reclamo di un cittadino che, nonostante fosse iscritto al Registro pubblico delle opposizioni (Rpo), continuava a ricevere chiamate promozionali anche dopo la richiesta di cancellazione dei dati.
Il provvedimento nei confronti di Tiscali rientra nell’ambito delle attività ispettive del Garante. Dall’istruttoria è emerso che la società forniva una informativa lacunosa, senza indicare alcun termine temporale per la conservazione dei dati, in particolare per le finalità di marketing e profilazione.